La chimica dei laghi rosa

Lago Hillier (Australia)
Lago Hillier (Australia)
 Australia
Australia – Foto da: Repubblica.it

A prima vista sembrerebbero delle fotografie photoshoppate oppure ambienti particolarmente inquinati.

Nel nostro immaginario, infatti, un lago è di colore azzurro. Eppure nel mondo esistono almeno sette laghi rosa, di cui uno in Italia, che non devono le loro sfumature all’inquinamento, ma a qualcos’altro.

I “colpevoli” sono un’alga e un batterio: la Dulaniella Salina e l’Halobacterium cutirubrum.
La Dulaniella Salina è un’alga che, esattamente come l’Halobacterium cutirubrum, vive in ambienti molto salati. Produce un tipico colore rosa e rosso. Scoperta per la prima volta nel 1838 nel Sud della Francia è un’alga in grado di resistere ad ampie varietà di concentrazioni di NaCl, il comune sale da cucina: dallo 0,2% al 35%. Per intenderci potrebbe vivere tranquillamente nelle acque degli oceani che mediamente contengono il 3% di NaCl, fino ad ambienti estremi come il Mar Rosso (4%, valore più alto se confrontato con gli altri mari aperti e dove vive un’altra alga, la Trichodesmium erythraeum che gli conferisce in alcuni periodi dell’anno delle velature rossastre, da qui il nome Mar Rosso) o il Mar Morto (34%, dove però la Dulaniella può vivere in alcuni periodi dell’anno).
Quest’alga ha sviluppato un sistema di produzione di β-carotene che le permette di difendersi dalle radiazioni ultraviolette. Ed è proprio la sintesi di questa molecola, estremamente abbondante (circa il 10% in peso) a contribuire alla pigmentazione rossa delle acque che ha colonizzato.
Viste le straordinarie proprietà del β-carotene (antiossidante) la Dulaniella Salina è molto studiata nei laboratori di tutto il mondo con l’obiettivo di massimizzarne la produzione, generalmente piuttosto lenta, a fini commerciali E’ stato osservato che una salinità prossima al 30% garantisce la massima produttività di questa molecola.

Lago Hillier (Australia)
Lago Hillier (Australia) – Foto da: Repubblica.it

Tuttavia, se la Dulaniella fosse da sola, il colore delle acque dei laghi non sarebbe del rosa che possiamo vedere nelle immagini. Questo perché il β-carotene si ritrova principalmente nei cloroplasti, in altre parole si trova internamente all’alga. Il maggiore contributo deriva dagli archeobatteri come l’Halobacterium cutirubrum che presentano una pigmentazione rossa dispersa su tutta la parete cellulare, la loro “pelle”. Il pigmento è rappresentato dalla batteriorodopsina che è una proteina che oltre a conferirgli il colore, fornisce al batterio l’energia necessaria per vivere (converte l’energia solare in ATP) e lo difende dai raggi ultravioletti. Gli archeobatteri si suppone siano tra le prime forme di vita sviluppatisi sulla Terra.

Riassumendo, il colore dei laghi è attribuibile a molecole che hanno la funzione di proteggere gli organismi che le producono e, come nel caso di alcuni archeobatteri, sono fondamentali per il loro metabolismo

Ma quali sono i laghi rosa del Mondo? Eccoli (clicca sul nome per accedere alla posizione Google Maps):
Lago Hillier, Australia
Pink Lake, Australia
Masazirgol, Azerbaigian
Dusty Rose Lake, Canada
Saline di Cervia, Italia
Lago Retba, Senegal
Torrevieja, Spagna

Informazioni su François Burgay 43 Articoli
Dottorato di ricerca in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e laureato in Chimica dell'Ambiente presso l'Università di Torino ha da sempre la passione per la divulgazione della scienza e della chimica in particolare. Attualmente lavoro come ricercatore presso il Paul Scherrer Institut, in Svizzera

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